L'afa cresce. Caldo, sudore, sole allo zenith che cancella ogni ombra.
Arriva l'estate con passi da leone, dopo che la primavera si è presa un "anno sabbatico".
Quasi come se fossi tornata a casa dopo un lungo viaggio, ritrovo sensazioni e situazioni tipiche della stagione calda.
La televisione aumenta di volume;
I vestiti si alleggeriscono, così come il pudore e la promiscuità delle persone;
La notte non arriva mai, così il sonno. Purtroppo ciò non vale per l'orario di lavoro;
Cibi cotti e fornelli cessano di esistere;
Ci si ricorda della Settimana Enigmistica e delle sue vignette che quasi mai fanno ridere;
(e ci si gongola di aver risolto l'enigma illustrato, andando a confrontare la soluzione a pag.46)
Pantaloni?;
salsicce alla brace, patatine fritte e vino della sagra diventano parte della dieta;
Ogni anno impariamo di nuovo il nome dei venti, delle costellazioni e delle isole;
Ogni rumore notturno ha il nome di un insetto o di un uccello;
Le docce si possono fare ad orari impensabili;
le strade sono quasi solo nostro privilegio;
Cantiamo di nuovo vecchie canzoni, ogni anno le stesse;
I teli mare sono sempre + stinti;
l'odore dell'olio abbronzante;
i marciapiedi diventano forum per anziani, ognuno sediamunito;
i piedi giubilano nell'incontro con il fresco pavimento di casa;
lavarsi la mattina non è + una gita in Siberia....
(foto di Francesco Boni che ringrazio per la concessione e l'amore!)
quanto è vero tutto quello che hai scritto!
RispondiEliminami hai fatto emozionare! :-)
giuli